L’energia elettrica utilizzata per l’illuminazione contribuisce al bilancio energetico di un abitazione in maniera tanto più rilevante a seconda degli accorgimenti adottati nella scelta degli impianti e dei sistemi di illuminazione.
Le tradizionali lampadine a incandescenza trasformano in luce meno del 10% dell’energia elettrica consumata: la restante parte viene inutilmente dispersa sotto forma di calore. Nelle moderne lampade fluorescenti a basso consumo, questo rapporto è invertito, poiché convertono in luce il 90% dell’energia. In un appartamento, la sola sostituzione delle tre lampadine ad i n c a n d e s c e n z a più usate, con altrettante lampade a basso consumo O MEGLIO LED può far risparmiare circa il 75% E FINO AL 90% di energia elettrica per l’illuminazione. Una volta prodotta, l’energia luminosa deve poi essere diffusa negli ambienti: è bene quindi scegliere lampadari o plafoniere che massimizzino la resa della lampada. Una fonte luminosa posta in prossimità di una superficie (parete o soffitto) irradia verso di essa, anziché dove serve, circa il 50% della luce emessa. L’ubicazione degli apparati luminosi dovrebbe quindi essere tale da riflettere la luce nei punti in cui è effettivamente necessaria. A parità di lampadine installate, la luminosità degli ambienti dipende anche dal tipo di mascheratura adottata per la sorgente luminosa: plafoniere opache (o anche solo sporche) possono ridurre l’efficienza dell’illuminazione del 20-30%, con la conseguenza di dover installare lampadine più potenti.